“L’abbiamo trovato fisicamente provato ma battagliero per quanto riguarda l’aspetto morale”. Ieri mattina i parlamentari Vincenzo Fasano e Franco Cardiello hanno fatto visita all’ex onorevole Paolo Del Mese, in carcere da mercoledì dopo che la Suprema Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dai legali avverso la decisione del Tribunale del Riesame che nel luglio scorso ha disposto la misura cautelare. “Abbiamo avuto modo di conversare con lui – spiega l’onorevole Fasano- in infermeria a conferma che le sue condizioni di salute non sono consone al regime carcerario. Ha grossi problemi di deambulazione e presto dovrà effetturare un nuovo intervento all’anca”. Condizioni fisiche precarie che potrebbero ulteriormente peggiorare se l’ex deputato non fosse trasferito in una struttura adeguata. “Non voglio entrare nel merito della vicenda giudiziaria – precisa Fasano- ma vista lo stato di salute di Del Mese spero che questa situazione duri il meno possibile. Ha accolto con grande piacere la nostra visita: oltre che i parenti, in questi momenti è importanti sentire anche la vicinanza delle istituzioni. Per quanto concerne l’aspetto psicologico l’ho trovato battagliero e quanto mai determinato a dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati”. Più che la decisione del Riesame a spiazzare Del Mese ed i suoi legali è la decisione dei giudici della prima sezione panale del Tribunale di Salerno di confermare il provvedimento. “L’unico interrogativo che mi sono posto, sotto l’aspetto giudiziario, è come mai sia stata presa questa decisione per una persona ai domiciliari da mesi e per la quale è già iniziato il processo. Come ho ribadito anche in passato sono contro il carcere preventivo. Io penso che una simile misura sia consona soltanto per chi commette fatti di sangue acclarati. A mio modo di vedere paghiamo una macchina della giustizia e non soltanto per colpa dei magistrati. C’è un intero apparato che non funziona come dovrebbe e spesso si tende a far pagare prima che si arriva ad un giudizio definitivo le pene alla persona indagata ed è ancor peggio se poi si rileva che questa persona è innocente. Mi auguro che Del Mese possa risolvere quanto prima questa situazione e che riesca ad uscirne fuori al meglio anche dalla vicenda giudiziaria”. Fasano e Cardiello hanno anche visitato anche un’ala della casa circondariale di Fuorni. “La parte di struttura che abbiamo visto è tenuta bene. Il direttore, i funzionari, il comandante, che è una ragazza brillante, è personale all’altezza e meritevole di encomio. I problemi sono quelli che tutti conosciamo e comuni ad altre carceri italiane: ristrettezza degli spazi e carenza dei servizi. Nel corso della visita abbiamo incontrato anche alcuni carcerati. Abbiamo ascoltato le loro storie e, soprattutto, le loro problematiche. Sicuramente c’è un sovraffolamento ma fin quando non ci sarà una riforma concreta sulla delicata questione del carcere preventivo difficilmente verremo fuori da questa situazione”.
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